• Fiat 127 Special (Camaleonte) and Drive

    2018

    Drive is the newest development from the project My House is a Le Corbusier. This time, Chironi sets out on the trail of relationships the great modernist architect Le Corbusier had with different cities. In a Fiat 127 Special, renamed Chameleon for its capacity to change colors based on location, and customized according to the color combinations typical of the homes of Le Corbusier. An “architectural” keyboard designed following the precise rules of color compresence to be matched as if they were sounds. Le Corbusier’s slogan “a house is a machine for living” reappears manipulated.

    The choice of this vehicle is related to the story of Costantino Nivola and his friendship and collaborations with Le Corbusier. Like Nivola, Chironi also left from Orani (NU) and often returns following a series of experiences that have led him to different places and contexts within the project My House is a Le Corbusier. In the early eighties Nivola, now ill, calls his nephew Daniele from Long Island, asking him to go to his home in Tuscany in a last attempt to bring his things back to Orani. Daniele remembers: “He told me: Try and take what’s there. Including the car! There are two artistic posters of value … Steinberg … There were his sculptures, paintings … The Picasso was gone… In the end I left some sketches. Not everything fit in the car.” Daniele embarked with a Fiat 127 full of works of art, returning to Orani with the awareness of having brought with him only a small part of that patrimony – cultural and existential. What did that car transport and what did it bring back? A material legacy, but also the start of a symbolic passing of the torch, an incitement to ‘go’ and feel like a resident of the world.

    Many years after that trip, Chironi reuses the same car with an artistic and performative gesture in a journey made of departures and returns, of generational correspondences, of meetings and imaginary visions recorded from the window. In performance, the artist himself drives the car in a journey of urban reflection and imagination on the themes of travel, mobility, housing, border crossing and social transformation. A journey from one point to another, which becomes the purpose of the path.

    Along with his stories, the audience (for a total of 4 passengers at a time by reservation), will hear during the trip audio-documents and sound compositions from the project My sound is a Le Corbusier – born from the synergy with several musicians and recorded in the various houses throughout the world designed by Le Corbusier, in which Chironi lives.

    Previous live performance : Bologna Drive, Oplà. Performing Activities – Arte Fiera Bologna, 2019. Milano Drive, Triennale Performing Arts Milano, 2019. Orani Drive, Orani, 2019. Marseille Drive, Manifesta 13 Marseille Les Parallèles du Sud, 2020. Bolzano Drive, Museion Bolzano, 2020. La Chaux- de-Fonds Drive, La Chaux- de-Fonds – Maison Blanche, 2020.

    Previous installation inside exhibition: Museo Nivola Orani, 2018. Marsèlleria permenet exhibition, Milano 2018. Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio Verona, Rovigo e Vicenza, 2018.


    Drive è un progetto specifico per diverse città, che si muove tra dimensione spaziale, visiva, sonora e che riflette sui valori e i significati legati all’idea di abitazione, viaggio, mobilità, corrispondenze geo-generazionali, riflessioni urbane.

    Il progetto ruota attorno ad una Fiat 127 del 1971, rinominata Camaleonte, per la capacità di cambiare colore ogni volta che viene esposta, customizzata seguendo gli accostamenti cromatici tipici delle case in cui Chironi risiede con il progetto My house is a Le Corbusier. Una tastiera “architettonica” progettata da Le Corbusier seguendo precise regole di compresenza di colore da accostare come fossero dei suoni. I colori a tinta sono spruzzati ai vari componenti della carrozzeria, creando una trama visiva riconoscibile e fantastica.
    Lo slogan di Le Corbusier ‘una casa è una macchina per abitare’ ricompare manipolato.

    La scelta di questo veicolo è legata alla vicenda di Costantino Nivola, artista operante sulla scena internazionale ma fortemente legato al suo paese d’origine in Sardegna e al rapporto di amicizia e collaborazione con Le Corbusier. Come Nivola, anche Chironi è partito da Orani (NU) e vi torna spesso, dopo una serie di esperienze che lo hanno condotto in luoghi e contesti differenti nell’ambito del progetto My house is a Le Corbusier.

    Nei primi anni Ottanta Nivola, ormai malato, telefona da Long Island al nipote Daniele, chiedendogli di andare nella sua abitazione in Toscana, in un ultimo tentativo di riportare le sue cose a Orani. Daniele ricorda: “Mi ha detto: Cerca di prendere quello che c’è. Compresa la macchina! Ci sono due manifesti artistici di un certo valore… Steinberg… C’erano sculture sue, quadri… Il Picasso non c’era più… Alla fine ho anche lasciato dei bozzetti. Non ci stava tutta la roba nella macchina.” Daniele si imbarca dal porto di Civitavecchia con una Fiat 127 carica di opere d’arte, facendo rientro in paese con la consapevolezza di avere portato con sé solo una piccola parte di quel patrimonio – culturale e esistenziale. Cosa trasportava quell’auto e cosa ha riportato indietro? Un lascito materiale, ma anche l’avvio di una staffetta simbolica, un incitamento ad ‘andare’ e sentirsi abitante del mondo.

    A distanza di molti anni da quel viaggio, Chironi riutilizza la medesima macchina con un gesto artistico e performativo, in un viaggio fatto di partenze e ritorni, di corrispondenze generazionali, di incontri e visioni immaginarie registrate dal finestrino.
    Un percorso che ricalca, usa e riposiziona i viaggi di Le Corbusier sparsi nel mondo. Che diventa a suo volta percorso di riflessione urbana toccando diversi concetti: viaggio; mobilità; abitazione; attraversamento di confini; trasformazioni urbane; composizioni sociali. Uno spostamento da un punto ad un altro, che diventa lo scopo stesso del viaggio.

    In performance è l’artista stesso alla guida dell’auto e insieme ai sui racconti, il pubblico (per un totale di 4 passeggeri per volta su prenotazione), durante il viaggio in auto potrà ascoltare audio- documenti e le composizioni sonore del progetto My sound is a Le Corbusier, nato dalla sinergia con diversi musicisti, registrate in varie abitazioni nel mondo disegnate da Le Corbusier e in cui Chironi vive.

     

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