Cutter, 2010, performance live, time 50 minutes (production performance Xing/Raum)

  • Cutter

    2010

    A sharp instrument removes from printed images all that might be threatened with extinction or that has already become extinct: glaciers, seabeds, natural panoramas, flowers, plants, animals. By subtracting elements in each frame as part of a sequenced whole, new relationships begin to emerge. Varied and at times contrasting attitudes are echoed, such as a careful dig of botanist, or from a cynic surgeon at work to a savage tourist at play. From Robinson Crusoe’s Deserted Island to the Equatorial Forest, from Nature’s sound explosion to Flowers and Plants’ perfect design, from Deserts to the Alps, we are looking at the wonders of the Earth fascinated and dazed at once. Maybe we are all tourists admiring the Himalaya with a cheeseburger in our hands.


    Uno strumento tagliente asporta dalle immagini stampate tutto ciò che è in via d’estinzione o è già estinto: ghiacciai, fondali marini, panorami naturali, fiori, piante, animali. Immagine dopo immagine, attraverso la sottrazione, si formano nuove relazioni nella successione delle pagine, scavate con il fare di un botanico, il cinismo di un chirurgo e la svagatezza di un turista. Dall’Isola Deserta di Robinson Crusoe alla Foresta Equatoriale, dall’esplosione sonora della Natura al disegno perfetto di Fiori e Piante, dai Deserti alle Alpi, guardiamo un po’ affascinati e un po’ inebetiti le Meraviglie della Terra. Forse siamo tutti turisti, che ammirano l’Himalaya con un cheesburger in mano. Non è senza qualche perplessità che il naturalista si accinge a presentare le bellissime fotografie di questo libro. Egli si domanda se è veramente necessario accompagnare con un testo delle immagini che – scelte in base a criteri estetici – sono destinate innanzitutto ai lettori sensibili alla bellezza delle forme. Non obietterà forse qualcuno che l’identità delle creature rappresentate ha poca importanza? E che non mette conto di preoccuparsi della posizione che esse hanno nella natura? Il loro scopo e di farci provare l’emozione che suscita ogni opera d’arte perfetta, l’eccitazione intellettuale provocata da un’armonica disposizione delle masse. (J. Forest, Meraviglie dei Fondali Marini, Ist. Geografico De Agostini Novara, 1958).